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      A questi è commesso il culto d'una determinata divinità: alle compagnie invece, di cui parliamo, è affidata la conservazione delle tradizioni per quelle più generali ritualità religiose, per l'esatta esecuzione delle quali si richiedevano certe determinate cognizioni, e nella cui tradizione e conservazione era interessato lo stato. Questi consorzi, che si formano di soci cittadini, divennero perciò i depositari dello scibile delle arti e delle scienze.
      Nella costituzione romana, anzi in generale nelle costituzioni latine, non troviamo originariamente che due collegi simili: quello degli auguri e quello de' pontefici79.
      6 Auguri. I sei auguri sapevano interpretare il linguaggio degli dei dal volo degli uccelli; la quale arte d'interpretare fu esercitata assai seriamente e ridotta quasi ad un sistema scientifico.
      7 Pontefici. I sei «costruttori di ponti» (pontifices) derivavano il loro nome dall'ufficio loro non meno sacro che politicamente importante di dirigere la costruzione e la rottura del ponte sul Tevere. Erano essi gli ingegneri romani che possedevano il segreto delle misure e delle cifre, per cui fu loro commesso di tenere il calendario dello stato, di annunziare al popolo le fasi della luna nonchè i giorni festivi, e di curare affinchè ogni atto religioso o giuridico seguisse nel giorno debito. Quindi, ad essi si rivolgeva, quando era necessario, la domanda preliminare nei casi di matrimonio, testamento o arrogazione, per esser certi che non peccasse in qualche modo contro il diritto divino, e da essi emanavano le generali esoteriche prescrizioni sacre, che sono note sotto il nome di leggi regie.


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Storia di Roma
1. Dalla preistoria alla cacciata dei re da Roma
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma
1938 pagine 327

   





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