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      Così essi acquistarono, probabilmente dopo la cacciata dei re, e tra essi acquistò alla sua volta il loro «anziano» (pontifex maximus) la generale soprintendenza del culto divino romano e su ciò che col medesimo si connetteva – e che cosa mai non vi si connetteva? Essi stessi indicavano come «sommario del loro sapere» la conoscenza delle cose divine ed umane. E da questo collegio uscivano effettivamente i principî della giurisprudenza spirituale e temporale non meno che quelli della compilazione delle memorie storiche. E come qualsiasi storia si connette al calendario e agli annali, così pure doveva connettersi anche la conoscenza dei processi e della procedura poichè, secondo l'istituzione dei tribunali romani, in essi non potevano sorgere le tradizioni; e quindi la tradizione giuridica dovette essere assunta nel collegio dei pontefici, il quale era il solo competente per decidere dei giorni forensi e delle questioni religiose di diritto. Alle attribuzioni di questo consorzio appartiene persino una tal quale autorità di polizia80 e l'esercizio del diritto del padre di famiglia del comune romano sopra le Vestali, sue figlie.
      8 Feciali. In certo qual modo appartiene a queste due antichissime e ragguardevoli confraternite di sapienti religiosi anche il collegio dei venti araldi di stato (fetiales, d'incerta etimologia) destinato a conservare, quale archivio vivente, col mezzo della tradizione, il ricordo dei trattati con i comuni vicini, a decidere delle supposte lesioni, e, nel caso di bisogno, a cercar la via degli accordi o a fare la dichiarazione di guerra.


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Storia di Roma
1. Dalla preistoria alla cacciata dei re da Roma
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma
1938 pagine 327

   





Vestali