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      Queste speciali immagini, pigliate in prestito dalle religioni straniere, sono però di poco rilievo, come insignificanti e sbiadite sono le reliquie del simbolismo cosmico dei tempi primitivi, per esempio la leggenda dei buoi di Caco. Tutto sommato, la religione romana deve dirsi una creazione organica del popolo presso cui la troviamo.
      11 Religione sabellica. I riti umbri erano basati sulle stesse intuizioni fondamentali di quelli dei Latini, con forme e colorito che variano secondo la località. Che però in qualche punto si differenziasse dal latino lo prova nel modo più positivo l'istituzione d'una apposita compagnia in Roma, allo scopo di conservare i riti sabini: ma appunto da ciò si può argomentare in che i due riti differissero. L'osservazione del volo degli uccelli era presso entrambe le schiatte il modo ordinario d'interrogare gli dei; se non che i Tizii osservavano uccelli di diversa specie di quelli osservati dagli auguri romani86. In tutti i casi, nei quali poi possiamo paragonare i due riti, vi troviamo gli stessi rapporti; il concetto degli dei come astrazioni delle cose terrestri o la loro incorporea natura sono comuni alle due schiatte; ma diverso il rituale, diversa l'espressione. Che al culto di quei tempi simili differenze di riti sembrassero di grande importanza è cosa facile a comprendersi; ma noi non possiamo più sottilmente indovinare in che proprio consistesse la differenza caratteristica, se pur differenza v'era.
      12 Religione etrusca. Nei documenti che della religione etrusca sono pervenuti sino a noi, si manifesta uno spirito diverso.


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Storia di Roma
1. Dalla preistoria alla cacciata dei re da Roma
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma
1938 pagine 327

   





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