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      In generale tra quelle misure italiche che non si associano a istituzioni greche e che furono probabilmente sviluppate dagli Italici prima che essi entrassero in relazione coi Greci, è in generale predominante la divisione dell'intiero (as) in dodici «unità» (unciae). Secondo il numero dodici si ordinano appunto i più antichi sodalizi sacerdotali latini, i collegi dei Salii e degli Arvali e così pure la lega delle città etrusche. Nel sistema romano dei pesi, domina il numero dodici dividendosi la libbra in dodici parti come nella misura lineare il piede (pes) si divide egualmente in dodici parti; l'unità della misura romana della superfice è l'actus102 di 120 piedi in quadro, composto del sistema decimale e duodecimale. Per la misura dei corpi questi sistemi di partizioni si saranno perduti. Quando si voglia por mente su di che si fondi il sistema duodecimale e come possa essere avvenuto che nell'egual serie di numeri sia sorto così presto e così generalmente accanto al numero dieci il numero dodici, non se ne potrà trovare la cagione se non nella comparazione del movimento del sole e della luna. Dalla doppia misura di dieci dita e dal giro del sole di circa dodici evoluzioni lunari è nata all'uomo la prima profonda immagine di una sopraunità composta di altre unità eguali fra loro, e con essa il concetto d'un sistema di cifre, e il primo principio di un'idea matematica. Sembra che il saldo sviluppo duodecimale di questo concetto sia proprio ed originario degli Italici ed avvenuto innanzi ch'essi praticassero gli Elleni.


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Storia di Roma
1. Dalla preistoria alla cacciata dei re da Roma
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma
1938 pagine 327

   





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