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      Le città etrusche più meridionali, Vejo, Cere, Tarquinia sono quelle che nella tradizione romana passano per i centri primitivi e principali dell'arte etrusca; la settentrionale Volterra, che aveva il più vasto territorio fra tutti i comuni etruschi, era la più remota dalle discipline dell'arte.
      Nell'Etruria settentrionale non troviamo indizio neppure di quella semicoltura greca che si era diffusa nell'Etruria meridionale. Le cause di questa singolare antitesi si possono trovare parte nel fatto che gli Etruschi del mezzodì erano mescolati con molti altri popoli di diversa origine, parte dal diverso grado dell'influenza ellenica che si era radicata in modo particolare a Cere; ma sia come si vuole, il fatto di questa differenza non può mettersi in dubbio.
      La conquista della metà meridionale dell'Etruria compiuta dai Romani molto presto e la sollecita romanizzazione del territorio riuscirono certo dannose all'arte etrusca, e le monete di rame, che senza alcun dubbio appartengono esclusivamente all'Etruria superiore, ci danno la giusta misura di quello che l'Etruria, lasciata al proprio genio, ha potuto creare in fatto d'arte.
      15. Carattere dell'arte latina. Se dall'Etruria noi volgiamo gli sguardi al Lazio dobbiamo riconoscere che nemmeno esso ha inventata qualche arte nuova. Era riservato ad un'epoca di coltura molto più tarda trarre dall'idea prima dell'arco, una nuova architettura essenzialmente diversa dall'ellenica e sviluppare poscia in armonia colla medesima una nuova scoltura ed una nuova pittura.


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Storia di Roma
2. Dall'abolizione dei re di Roma sino all'unione dell'Italia
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma
1938 pagine 376

   





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