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      Però in Cartagine anche l'ingegno si mise a servizio del capitale; e quello che vi ha di più caratteristico nella letteratura punica sono i trattati d'agricoltura e di geografia, come l'accennata opera di Magone e la relazione dell'ammiraglio Annone sul viaggio da lui compiuto lungo la costa occidentale dell'Africa, che esiste tutt'ora tradotta e che alla sua apparizione era stata affissa in uno dei templi di Cartagine. La stessa diffusione di certe cognizioni e particolarmente della conoscenza delle lingue straniere - e sotto questo rapporto l'antica Cartagine si sarà trovata pressochè nella medesima fase della Roma imperiale - è una prova della direzione affatto pratica che in Cartagine si dava alla coltura ellenica. Se non è possibile poter stabilire un computo della massa di capitali che affluivano in questa Londra dell'antichità, ci si può almeno fare un'idea delle sorgenti delle pubbliche entrate, le quali, malgrado il dispendioso sistema con cui Cartagine aveva ordinate le milizie, e malgrado la trascurata e malfida amministrazione dei beni dello stato, con le contribuzioni dei sudditi e le gabelle coprivano interamente le spese, e dai cittadini non si esigevano imposte dirette; e che persino dopo la seconda guerra punica, quando la forza dello stato era già fiaccata, senza ricorrere ad una imposta e solo con una buona amministrazione delle finanze, queste poterono non solo coprire tutte le spese correnti, ma effettuare l'annuale pagamento di 1.258.000 lire, e trascorsi soltanto quattordici anni dalla pace il governo offrì di pagare in una sola volta e subito le trentasei rate che ancora rimanevano.


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Storia di Roma
3. Dall'unione d'Italia fino alla sottomissione di Cartagine
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma
1938 pagine 371

   





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