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      Sulla fine dell'anno 539=215 anche il più prudente uomo di stato di Roma poteva riconoscere che il pericolo stringente di Roma era passato e che ormai altro non occorreva che perseverare con tutte le forze e su tutti i punti, per portare a buon fine la difesa eroicamente principiata.
      5. Guerra in Sicilia. Prima di tutto fu posto fine alla guerra di Sicilia. Nel piano di Annibale non era contemplata una guerra nell'isola; senonchè parte per caso, ma principalmente però per la puerile vanità dello stolto Geronimo, essa vi era scoppiata. Per la stessa ragione il senato cartaginese se ne occupò con zelo particolare.
      Dopo l'uccisione di Geronimo, sulla fine del 539=215, era da dubitarsi assai che i cittadini volessero perseverare nella politica da lui seguita.
      Se vi era una città che avesse motivo di tenersi stretta a Roma, era Siracusa; poichè vincendo i Cartaginesi, rimanendo essi padroni di tutta la Sicilia, nessuno poteva credere seriamente che avrebbero mantenuto le promesse fatte ai Siracusani.
      Indotti in parte da questa considerazione, in parte spaventati dai minacciosi preparativi dei Romani, i quali facevano ogni sforzo per riavere interamente in loro potere l'importante isola, che era come un ponte tra l'Italia e l'Africa, ed ora, per la campagna del 540=214, avevano mandato in Sicilia il loro migliore generale, Marcello, i cittadini di Siracusa si mostravano disposti a far dimenticare il passato rientrando opportunamente in lega con Roma.
      Ma nella orribile confusione in cui versava la città, la quale dopo la morte di Geronimo era fieramente agitata dai tentativi di coloro che volevano ristabilire l'antica libertà popolare, e dai colpi di stato dei molti pretendenti al trono vacante, e dove in sostanza spadroneggiavano i capi delle truppe mercenarie, i furbi emissari di Annibale, Ippocrate ed Epicide, trovarono modo di render vani i tentativi di pace.


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Storia di Roma
3. Dall'unione d'Italia fino alla sottomissione di Cartagine
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma
1938 pagine 371

   





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