Pagina (148/343)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Ora, nel modo stesso che, accanto alla borghesia, sorse in quel tempo la plebe, così, accanto allo stimabile ed utile partito dell'opposizione, si andò formando la demagogia colle sue adulazioni al popolo. Catone conosceva già il mestiere di quelli che soffrono della manìa di parlare, come altri di quella di bere o di dormire, i quali noleggiano uditori quando questi non accorrono spontanei ad udirli, ed ai quali si presta quell'attenzione che si suol prestare ad un saltibanco, a cui tutti si guarderebbero bene di rivolgersi in caso di bisogno.
      Questo vecchio dipinge colla sua mordace parola quegli sdolcinati signorini, buffoni, sputapepe, suonatori e cantanti, formati sul modello degli oratori di piazza della Grecia, inetti a tutto, dice egli, fuorchè a prodursi nelle comitive, a fare il pagliaccio ed a dialogare col pubblico: - gente che si fa parlare o tacere con un tozzo di pane.
      Questi demagoghi erano di fatto i più grandi nemici della riforma.
      Mentre i riformatori insistevano, prima di tutto e in ogni modo, pel miglioramento dei costumi, i demagoghi invece rivolgevano tutti i loro sforzi a limitare l'autorità del governo e ad estendere quella della borghesia.
      26. Abolizione della dittatura. Fra le riforme, la più importante fu l'abolizione della dittatura.
      Ciò che diede il colpo mortale a questa istituzione, rimasta sempre impopolare, fu la crisi provocata da Quinto Fabio e dai suoi avversari popolari (537=217).
      Sebbene il governo avesse nominato un dittatore con comando attivo sotto l'immediata impressione della giornata di Canne (538=216), esso non osò più ricorrere ad una simile misura in tempi migliori; occorse bensì un paio di volte ancora (l'ultima nel 552=202) eleggere un dittatore per affari municipali, e ciò avvenne talvolta previa indicazione della persona da eleggersi da parte dei cittadini; ma questa carica fu poi di fatto messa fuori d'uso senza che fosse formalmente abolita.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia di Roma
4. Dalla sottomissione di Cartagine a quella della Grecia
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma
1938 pagine 343

   





Grecia Quinto Fabio Canne