Pagina (174/343)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      9. Impiego dei capitali. La mancanza di speciali trattati degli antichi tempi di Roma sull'impiego dei capitali, e la stessa natura di tal genere di economia, che era molto più variata ed estesa di quello che non fosse l'agricoltura, ci impediscono di dare sulla medesima una esposizione egualmente precisa.
      Quello che se ne è potuto raccogliere ha, a quanto sembra, forse ancor meno dell'agricoltura, il tipo romano, ed è piuttosto eredità universale dell'antica civiltà, le cui operazioni in proposito erano, come ben si comprende, eguali dappertutto, come ai giorni nostri.
      Negli affari finanziari, pare che la prima idea di questo sistema mercantile sia stata concepita dai Greci e che i Romani l'abbiano soltanto adottata. Senonchè la precisione dell'applicazione e la vastità delle operazioni sono appunto così specificatamente romane, che lo spirito dell'economia romana e la sua grandiosità si manifestano tanto in bene quanto in male prima di tutto nell'impiego dei capitali.
      L'oggetto principale dell'impiego dei capitali era, presso i Romani, naturalmente, il prestito, e nessun ramo dell'industria commerciale fu da essi trattato con tanto zelo quanto il commercio dell'usuraio di professione (foenerator) e del cambia-valute o banchiere (argentarius). La prova dello sviluppo che l'impiego dei capitali aveva ricevuto, il passaggio del servizio di cassa dai capitalisti singoli al banchiere mediatore, il quale riceve e fa i pagamenti per i suoi clienti, impiega i loro denari, incontra prestiti per loro conto e compone nell'interno e fuori i loro affari pecuniari, è già dal tempo di Catone completamente provata.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia di Roma
4. Dalla sottomissione di Cartagine a quella della Grecia
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma
1938 pagine 343

   





Impiego Roma Greci Romani Romani Catone