Pagina (196/343)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Non si voleva propriamente la loro rovina, ma si lasciava che questa avvenisse; e quindi, con rapidi passi, si sparse la desolazione sul fiorente paese italico, nel quale un gran numero di uomini, liberi e felici, godeva ancora d'una modesta e meritata prosperità.
     
     
      QUINTO CAPITOLORELIGIONE E COSTUMI
     
      1. Severità di costumi e orgoglio di romani. La vita dei Romani era piena di abnegazioni, e quanto più si trattava di personalità ragguardevoli tanto maggiori erano gli obblighi.
      Una tirannica consuetudine li teneva legati entro ristretti limiti d'idee e di azioni, e si attribuivano a gloria aver condotto una vita seria ed austera, o - per servirsi dell'espressione caratteristica latina - triste e laboriosa.
      Ogni Romano non doveva fare nè più nè meno che tener in buon ordine la sua casa e prestarsi negli affari della repubblica con i consigli e colle opere.
      Mentre però l'individuo non voleva e non poteva essere che un membro della repubblica, ognuno sentiva che la gloria ed il potere di essa gli appartenevano e che poteva trasmetterli col suo nome e coi suoi beni ai successori; e così, come una generazione dopo l'altra era discesa nella tomba, e ogni nuova generazione aggiungeva nuove glorie alle antiche, si mutò nelle nobili famiglie romane il sentimento della propria dignità in orgoglio cittadino così potente, che non ebbe sulla terra l'eguale, e le cui tracce, altrettanto strane quanto grandi, ci sembrano, ovunque le incontriamo, appartenenti quasi ad un altro mondo.
      All'impronta caratteristica di questo possente orgoglio cittadino si deve aggiungere la considerazione che, per la prevalente rigida semplicità ed eguaglianza, tale orgoglio non si rivelava già durante la vita, ma si appalesava con la morte dell'uomo di merito, i cui funerali assumevano una tale sontuosità che questa cerimonia, meglio che ogni altra dimostrazione della vita dei Romani, vale a darci un'idea di questo loro meraviglioso sentimento.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia di Roma
4. Dalla sottomissione di Cartagine a quella della Grecia
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma
1938 pagine 343

   





Severità Romani Romano Romani