Pagina (225/343)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Catone, per esempio, seguendo il principio di Magone, ammette che gli schiavi delle masserie avessero la capacità di leggere e scrivere.
      L'insegnamento elementare, come pure l'istruzione della lingua greca, devono essere stati impartiti in Roma certamente molto prima di quest'epoca.
      Ma a questi tempi appartengono gl'inizi di un'istruzione che, invece d'un insegnamento puramente superficiale, mirava ad ottenere una vera coltura intellettuale.
      Fino allora, la conoscenza del greco aveva così poca importanza nella vita cittadina e sociale di Roma, quale, press'a poco, in un villaggio della Svizzera tedesca può averne la conoscenza del francese; i più antichi cronisti greci si saranno trovati fra i senatori press'a poco come può trovarsi nell'Holstein il contadino che ha studiato e che a sera, tornando a casa dopo aver arato, prende in mano Virgilio.
      Chi voleva ostentare il suo greco era giudicato cattivo patriota e bellimbusto; e, certamente, fino all'epoca di Catone, anche chi parlasse male il greco o non lo parlasse affatto poteva essere un uomo ragguardevole e diventare senatore e console.
      Ma già le cose si andavano cambiando. L'interno processo di dissoluzione della nazionalità italiana era già, particolarmente nell'aristocrazia, progredito al punto da rendere inevitabile, anche per l'Italia, il surrogato della nazionalità, una coltura romana universale; ed anche l'aspirazione verso una civiltà più avanzata già si manifestava potentemente.
      Da questa aspirazione derivava quasi spontaneamente l'insegnamento della lingua greca.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia di Roma
4. Dalla sottomissione di Cartagine a quella della Grecia
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma
1938 pagine 343

   





Magone Roma Roma Svizzera Holstein Virgilio Catone Italia