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      Le più recenti ricerche hanno fatto sparire parecchi sottili commenti di questo genere, ma non dovrebbe, anche quando si riferisce ai baccanali nella Casina 5, 4, 11 (RITSCHL, Parerg. 1, 192), essere contrario alla censura? Si potrebbe persino invertire il caso e concludere dalle notizie della festa di Bacco nella Casina ed in alcune altre commedie (Amphitruo, 703, Aulularia 3, 1, 3, Bacchides, 53, 371. Mil. gloriosus 1016 e specialmente Menaechmi 836) che le medesime siano state scritte in un tempo, in cui non era ancora pericoloso parlare dei baccanali.
      (66) Il rimarchevole passaggio nella Tarentilla non può avere altro significato:
      Ciò che in quel teatro mi valse meritato plausoE che non può offender alcun re
      Quanto quella servitù è più larga di codesta libertà!
      (67) Le idee dell'Ellade moderna sulla schiavitù si vedono in Euripide (Jone, 854; confr. Elena 728):
      È disonore allo schiavo il nome solo;
      in tutto il resto, quando onesto siaai liberi nati inferior non è.
      (68) Così ad esempio nell'esame, però assai grazioso, che nello Stichus di Plauto il padre fa alle figlie sulle qualità d'una buona moglie, è introdotta la sconveniente domanda, se sia meglio sposare una vergine o una vedova, e ciò unicamente per ottenere una risposta ancora più sconveniente contro le donne, che, uscita dalle labbra dell'interlocutore, è un assurdo.
      (69) Persino nei tempi in cui si costruivano teatri in muratura, non si provvedevano di congegni acustici, con i quali gli architetti greci venivano in aiuto degli attori (VITRUVIO, 5, 5, 8).


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Storia di Roma
4. Dalla sottomissione di Cartagine a quella della Grecia
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma
1938 pagine 343

   





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