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      Ma Numa avendo fatto quest'Anno lunare troppo lungo d'un giorno, esso neppure allora fu conforme al corso del Sole. Per tal motivo il Re Servio Tullio e i Decemviri stabilirono che tutti i 23. e i 24. anni si omettesse il mese intercalare detto Mercedonius; ma siccome questa intercalazione dipendeva unicamente dai soli Pontefici, eglino intercalavano a seconda del loro capriccio ora molti ed ora pochi giorni; dimodochè a' tempi di Giulio Cesare il principio dell'Anno era retroceduto di sessantasette giorni.
      Allorchè Giulio Cesare si fu reso padrone della Repubblica, rimesse l'Anno secondo il corso del Sole, ed ordinò l'Anno di Roma 708. che si aggiungessero quei sessantasette giorni col mese intercalare, in guisa che quell'Anno, detto l'Anno di confusione, fu di quattrocento quarantacinque giorni. Finalmente ordinò che in seguito sarebbe di 365. giorni e sei ore, e che quelle sei ore facendo un giorno ogni quattro anni, vi s'inserirebbe un giorno dopo il sesto delle Calende di Marzo (V. Calendario Romano alla parola Calendario) (V. pure Giorno, ed i Mesi ciascuno al loro ordine alfabetico).(4)
     
      ANNONA. Questa parola nel singolare significa generalmente ogni sorta di provvisioni da bocca, come grano, vino, olio, carne ec.: nel plurale Annonae in Latino significa de' pani. Così negli antichi Autori per singulae annonae bisogna intendere un pane a ciascuno; binae annonae due pani a ciascuno; ternae annonae tre pani a ciascuno.
      Vi era ancora Annona Militaris, vale a dire i viveri per le Armate.


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Dizionario compendiato di antichità
di Etienne Jean Monchablon
Firenze dai torchi di Gio. Marenigh
1821-1822 pagine 560

   





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