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      Ciò sarà vero; ma siccome i primi luoghi, ai quali si è dato il nome di Tempio, non erano se non se certi spazj di terra in aperta campagna, attorniati solamente da termini o limiti, o semplicemente circondati da un fosso, da una siepe, o tutto al più da una muraglia senza coperta di tetto, egli è più verosimile che per adempire con più decenza ed insieme con più comodo ai doveri di Religione, si saranno alzati Edifizj regolari, in cui si potesse stare al coperto. Questi Tempj altronde non erano talmente consacrati alle cerimonie religiose che non servissero eziandio a tenervi delle Adunanze per gli affari Civili. Era anzi ciò comunissimo presso i Romani; dimodochè par naturale che presto si pensasse al modo di mettersi al coperto delle ingiurie dell'aria per potersi adunare in qualunque stagione secondo l'esigenza dei casi, senza correre il rischio di esser costretti ad interrompere le deliberazioni a cagione dei temporali. Questo motivo di comodo fece dire adunque ai Tempj una nuova forma, ma di maniera che non essendo stati in sul principio che recinti scoperti, non furono comunemente se non che luoghi al coperto, senza essere contornati da pezzi di legno o da colonne, le quali sostenessero un tetto o una volta. Ed anco dopo che fu passato in uso d'aver dei Tempj coperti, e chiusi da tutte le parti, si conservarono altresì quelli, i quali erano interamente scoperti, ma che avevano però all'intorno Portici o Loggie. I Greci chiamavano Hypaethres questa specie di Tempj, che dai Romani erano detti Subdiales.


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Dizionario compendiato di antichità
di Etienne Jean Monchablon
Firenze dai torchi di Gio. Marenigh
1821-1822 pagine 560

   





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