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      La guerra è fin qui esistita, perchè i più forti han sempre creduto di poter domare tutte le resistenze che altre forze sociali opponevano al dominio assoluto, materiale e morale, da quei forti vagheggiato.
      Lasciar vivere tutti gli enti, che non nuociono altrui, tutte le forze che hanno in sè elementi di durata, e che il tempo modifica a vantaggio della civiltà, è dunque condizione indispensabile d'una vera e stabile pace fra uomini e popoli. In altre parole la tolleranza di tutte le opinioni, il rispetto della vita e l'equità nelle leggi che riguardano i diritti individuali, sono le condizioni proprie della pace sociale, come l'equità nei rapporti fra i diversi Stati, qualunque sia la loro forma, è il vero fondamento della pace internazionale.
      Perciò la rivoluzione francese, in luogo della libertà che aveva proclamato, diede lo spettacolo d'una feroce tirannide; invece del trionfo della ragione, lasciò il cattolicismo più forte che non fosse al di lei avvenimento, e invece della pace promessa ai popoli, ravvivò gli odii di nazionalità e di razza.
      Quando la rivoluzione ebbe, come Saturno, divorato i suoi figli migliori, e i vincitori di Robespierre, divisi fra loro da piccole ambizioni, non ebbero più fiducia in sè stessi, e il governo dovette sembrare facile preda o premio di chiunque si fosse presentato promettitore di quiete e di un regime tollerabile, Napoleone venne, e, aiutato da un gruppo di avventurieri, s'impadronì dello Stato.
      Mente pronta e vasta, animo superiore a tutti i pregiudizî come alle più nobili aspirazioni del suo tempo, di buon'ora egli aveva gettato lo sguardo nelle misteriose latebre del cuore umano e ne aveva scoperto le immense debolezze; della storia aveva letto le pagine più truci, quelle scritte colla spada sterminatrice, che narrano il trionfo della forza e le popolazioni sempre genuflesse davanti al guerriero fortunato; nella rivoluzione aveva veduto i pigmei apparire giganti; soldato aveva esperimentato che l'insensibilità d'animo e l'audacia sono le prime doti per vincere le grandi battaglie.


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Le guerre le insurrezioni e la pace nel secolo decimo nono
Volume primo
di Ernesto Teodoro Moneta
Tipografia Popolare Milano
1903 pagine 338

   





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