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      AGITAZIONI PER LA LIBERTÀ E PER LA NAZIONALITÀ
      In Inghilterra i periodi di agitazione per una maggiore libertà si alternarono, dopo il 1830, cogli anni di calma, ma ben di rado le agitazioni uscirono dai confini della legalità, tradizionale nello spirito di quel paese.
      Dopo che i partiti liberali ebbero vinto colla riforma liberale del 1832, e ottenute molte riforme amministrative, di polizia e di igiene (1833-1840), entrò in scena il partito operaio, la cui campagna detta del cartismo (dalla Carta presentata nel 1838 al Parlamento, in cui erano ripetute le domande fatte fin dagli anni 1816-1819 dal partito radicale, e cioè: suffragio universale, scrutinio segreto, parlamento annuo, indennità ai deputati e abolizione del censo per la eleggibilità), dopo aver dato occasione a molti tumulti, a lotte colla polizia e colle truppe, a scioperi nelle città dove abbondava l'elemento operaio, finì nel 1848 senza che il partito avesse ottenuto nessuna delle conquiste a cui aveva aspirato.
      Ma le riforme elettorali parecchie volte votate dal parlamento britannico dopo il 1848, specialmente quella del 1884-85, hanno dotato il regno unito di un suffragio quasi universale.
      Vi sono parecchi collegi in cui all'elemento operaio, per vincere, basterebbe un'intesa col partito radicale. Ma da un po' di anni in Inghilterra, come altrove, gli operai, assorti nella loro lotta contro il capitalismo per l'aumento dei salari e la diminuzione delle ore di lavoro, non si preoccupano più delle conquiste politiche.


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Le guerre le insurrezioni e la pace nel secolo decimo nono
Volume primo
di Ernesto Teodoro Moneta
Tipografia Popolare Milano
1903 pagine 338

   





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