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      - Tradimento! - All'armi!
      Il popolo, a cui si unì anche la borghesia, divenne furibondo. In due o tre ore tutta la città fu irta di barricate. Il combattimento per le strade durò quattordici ore, e fu «così accanito, che la storia moderna di Germania ha null'altro di simile.» (Weber).
      «La lotta per le vie di Berlino (scrive un recente storico tedesco) fu combattuta dalle truppe fanatiche con inumani crudeltà, con una tale sete di sangue, che strappò ai vecchi veterani della guerra d'indipendenza il grido di dolore, essere quella una vergogna per l'esercito prussiano. Giovanotti e uomini maturi combatterono invece sulle barricate con una costanza tanto serena e valorosa, con un senso di umanità tanto profondo, che ne convennero tutti i testimoni imparziali e perfino qualche cronista militare. Nonostante il loro insufficiente armamento essi seppero tanto stancare i 14,000 soldati, ch'erano provveduti di ben 30 cannoni, che alle cinque del mattino i comandanti militari comandarono alle truppe di cessare il fuoco(3).»
      Un altro storico, il Dottor Otto Hartmann, parlando dell'umanità dei combattenti borghesi e della brutalità dei militari, ricorda questi aneddoti:
      «Un impiegato sorpreso in un nascondiglio del suo ufficio, fu salvato da un popolano che scrisse sulla sua schiena: proprietà nazionale. Il motto spiritoso salvò lo sciagurato.
      «Uno studente, dopo aver comandato una barricata, dolevasi alla sera di avere dovuto far fuoco su dei poveri soldati.
      «All'opposto i militari entravano nelle case private non rispettando neppure le donne.


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Le guerre le insurrezioni e la pace nel secolo decimo nono
Volume primo
di Ernesto Teodoro Moneta
Tipografia Popolare Milano
1903 pagine 338

   





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