Pagina (200/338)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma questi, dominati da quello spirito di pace, di cui, come s'è visto, erano stati animati in principio anche i maggiorenti milanesi, non pensarono che a tenere in freno le popolazioni, immaginando di poter compiere la rivoluzione d'amore e d'accordo colle autorità militari austriache.
      Chi in quel momento non si cullava in sogni di benevolenza e di pace, era Radetsky, il quale, dopo avere chiamato a sè due battaglioni tirolesi da Crema, uno del Giulay da Pavia, altri soldati da Monza, scriveva nella notte al Ficquelmont:
      Chiamo a me cinque battaglioni, coi quali domani all'alba comincio di nuovo il combattimento contro Milano, e lo condurrò, spero, a buon fine.
      20 marzo.
      Invece del combattimento che Radetsky aveva annunciato, verso l'alba avvenne una ritirata delle truppe da tutte le posizioni centrali, tranne dalle caserme e dai posti che potevano mantenersi in comunicazione col Castello.
      Tutto il suo ardore belligero Radetsky lo sfogava nei suoi rapporti al Ficquelmont, ma nell'azione recava una prudenza che poteva chiamarsi paura.
      La ritirata più difficile fu quella del generale Rath, che occupava il palazzo di Corte e le adiacenze, poichè doveva trarre con sè, oltre le truppe, molte famiglie e il basso personale di Corte. La ritirata, sebbene eseguita all'alba e di gran corsa, non avvenne senza perdite, perchè i cittadini, svegliati all'improvviso rumore, non mancarono di mandare ai fuggenti un saluto di palle e di pietre.
      Rimasero così sgombri la Corte, il Palazzo di Giustizia, il Duomo, la piazza Mercanti e la Direzione di Polizia.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le guerre le insurrezioni e la pace nel secolo decimo nono
Volume primo
di Ernesto Teodoro Moneta
Tipografia Popolare Milano
1903 pagine 338

   





Radetsky Crema Giulay Pavia Monza Ficquelmont Milano Radetsky Castello Radetsky Ficquelmont Rath Corte Corte Corte Palazzo Giustizia Duomo Mercanti Direzione Polizia