Pagina (107/328)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma Bem era arrivato dalla Transilvania; aveva preso lui il comando, e la battaglia fu accanitissima, tremenda, lunga. Haynau aveva impegnata fin l'ultima riserva, ed era sul punto di restare soprafatto, quando al momento decisivo comparve sul campo il principe Lichtenstein.
      L'opportuno apparire di Lichtenstein e il non apparire di Görgey tolse a Bem la quasi certa vittoria
      .
      L'esercito ungherese fuggiva in orribile confusione verso Lugos, intanto che in Arad Luigi Kossuth dopo la decisione del Consiglio dei ministri, rimetteva ogni potere civile e militare nelle mani di Görgey, pur confidando che, in questi estremi, forse egli solo poteva salvare l'onor della patria.
      Görgey assunse la dittatura, ma per farsi battere la sera stessa dalla piccola divisione di Schlik; e per consegnare due giorni dopo, ai generali russi, i 144 cannoni e le armi dei 24000 honved, che ancora gli rimanevano.
      Sotto il castello di Vilagos, la mattina del 13 agosto 1849, quel piccolo esercito di eroi spezzava le spade, gittava sdegnoso i fucili, squarciava le onorate bandiere, mentre Görgey quasi impassibile si arrendeva al generale russo Rüdiger, col solo patto che gli Austriaci non si dovessero immischiare nella dedizione.
      I prigionieri scortati dai cosacchi furono condotti a Gyula, e quattro giorni dopo consegnati all'Austria.
      L'Ungheria giaceva prostrata. Anche gli altri generali ungheresi, che rispettavano gli ordini di Görgey, abbassarono le armi e consegnarono le piazze ai generali dello czar, senza pattuire condizioni.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le guerre le insurrezioni e la pace nel secolo decimo nono
Volume secondo
di Ernesto Teodoro Moneta
Tipografia Popolare Milano
1904 pagine 328

   





Bem Transilvania Lichtenstein Lichtenstein Görgey Bem Lugos Arad Luigi Kossuth Consiglio Görgey Schlik Vilagos Görgey Rüdiger Austriaci Gyula Austria Ungheria Görgey