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      Onde si vede che la responsabilità della disastrosa guerra che ne seguì, dopo la Turchia, che ne fu la prima colpevole, dev'essere divisa in parti pressochè eguali fra le potenze occidentali e la Russia.
      L'Austria, sul cui concorso le potenze occidentali avevano fatto assegnamento, s'impegnò solamente a ottenere dalla Russia, come poi ottenne, lo sgombro dai principati danubiani. La Prussia dichiarò di voler serbare una completa neutralità, che mantenne fino all'ultimo.
      Napoleone IIIe l'opinione francese sulla guerra.
      Napoleone III era un romantico, che avrebbe voluto cancellare con un regno glorioso l'immensa macchia di sangue del 2 dicembre. Oscillante fra le aspirazioni del suo pensiero individuale e gli impegni della sua situazione, era lento a decidersi, e dovendo risolversi si arrestava sovente a metà di un'impresa, per poi mutar rotta.
      Finchè la fortuna gli arrise, questa sua mutabilità di intenti e di metodi, fu anche da gente dotta attribuita a genio politico, ma quando la fortuna cominciò a mutare, fu giudicata inerente al suo carattere incerto, fluttuante e un po' fatalistico, e causa principale dei disastri che in ultimo attirò sulla Francia, e che condussero lui e la sua dinastia alla catastrofe.
      Egli era stato probabilmente sincero, quando, agognando il trono, aveva proclamato: «l'impero è la pace», perchè la borghesia, sulla quale doveva pur appoggiarsi, era contrariissima a imprese guerresche; ma aveva anche bisogno di tenersi molto amico l'esercito, specialmente i graduati, i quali in una seria guerra dovevano vedere un'occasione propizia di onori e di promozioni.


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Le guerre le insurrezioni e la pace nel secolo decimo nono
Volume secondo
di Ernesto Teodoro Moneta
Tipografia Popolare Milano
1904 pagine 328

   





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