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      Il conflitto diplomatico colla Russia fu in gran parte suscitato da lui, che facendosi centro d'un concerto europeo in difesa della integrità della Turchia, sperò di far colpo sull'opinione pubblica francese con una bella vittoria pacifica. Perduta questa speranza, e vedendo in una guerra alla Russia l'occasione di portare fino all'estremità d'Europa l'aquila napoleonica, gli parve un colpo di genio poterla intraprendere come alleato della Gran Brettagna, la nemica più acerrima e più implacabile del primo Napoleone.
      La guerra dovendosi considerare, se non inevitabile, cosa assai probabile fin dall'entrata delle truppe russe nei principati danubiani, il governo napoleonico avrebbe dovuto di buon'ora predisporre ogni cosa necessaria alla mobilitazione d'un esercito di spedizione.
      Vedremo invece come la preparazione fu in gran parte manchevole.
     
     * * *

      Prima del «massacro di Sinope», la gran massa della popolazione francese era affatto contraria alla guerra. Ci basterà citare cosa scrivevasi a quel tempo nell'esordio di un libro d'occasione, La Russie et l'Europe, destinato al popolo, edito da un periodico diffusissimo, il Panthéon Populaire Illustré.
      Accennate a molte delle conquiste civili fatte dall'Europa in quarant'anni di pace, in quell'esordio leggevasi:
      Sollevati dal carico della guerra che assorbiva le loro forze, i loro tesori, le loro idee, la loro vitalità, i popoli hanno veduto altre opere da tentare, altri progressi da compiere, all'infuori della perfezione dei mezzi di attacco, di offesa e di rovina.


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Le guerre le insurrezioni e la pace nel secolo decimo nono
Volume secondo
di Ernesto Teodoro Moneta
Tipografia Popolare Milano
1904 pagine 328

   





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