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      Invece i loro assalti più vigorosi furono dai russi rivolti contro la divisione Bosquet, di sinistra, che molte ore tentò invano d'impadronirsi dell'altipiano dov'era il telegrafo. Questa posizione divenne così il centro della battaglia, e fu conquistata dai francesi, quando la divisione Canrobert potè essere distaccata dal centro e venire in appoggio alla divisione Bosquet e alla divisione turca.
      L'ala sinistra dei russi volse precipitosamente in ritirata verso Sebastopoli, mentre la loro ala destra opponeva agli inglesi una fiera resistenza, alternata da energici ritorni offensivi. Il fuoco di 23 pezzi di artiglieria francese obbligò anche questa parte dell'esercito russo alla ritirata.
      Prima di sera gli alleati erano vittoriosi su tutti i punti.
      I soldati ch'erano nuovi alla guerra, videro allora uno spettacolo spaventoso.
      Dappertutto cadaveri, qua isolati, altrove, dove il macello era stato più orribile, ammucchiati fra pozze di sangue. Teste fracassate, petti squarciati, gambe e braccia quasi distaccate dal busto, molti col viso esterrefatto e in atteggiamenti che rivelavano le torture degli ultimi istanti; e, vicino ai morti, molti feriti che si contorcevano fra gli spasimi della morte, e che mandavano lamenti strazianti.
      Se le migliaia di pacifici cittadini che, per molte sere nelle vie di Londra e di Parigi, e nelle altre città di Inghilterra e di Francia, avevano applaudito alla guerra, avessero potuto vedere quello spettacolo, forse con voci non meno unanimi e più imponenti avrebbero imposto fine a tanta barbarie.


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Le guerre le insurrezioni e la pace nel secolo decimo nono
Volume secondo
di Ernesto Teodoro Moneta
Tipografia Popolare Milano
1904 pagine 328

   





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