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      Un secondo assalto generale ordinato dal principe Gorschakoff, non fu più fortunato del primo. La divisione russa Vesselitski, che tentò impadronirsi del declivio orientale dei monti Fédioukines, assalita di fronte dalla brigata francese Cler, minacciata nel fianco sinistro dalla brigata piemontese Montevecchio, e nella sua linea di ritirata dai reggimenti di cavalleria inglese e sarda, dovette battere in ritirata.
      Un ultimo sforzo dei russi d'impadronirsi del ponte di Traktir non riescì. Mitragliate sul fianco dalle batterie del colonnello Forgeot, le colonne russe della brigata Cler furono respinte definitivamente.
      A quella vista il principe Gorschakoff rinunciò ad un'ulteriore offensiva, attendendo, colle truppe che aveva riunito sotto di sè sulle alture che dominano il ponte, l'assalto degli alleati.
      Le truppe erano stanche d'una lotta durata più ore, e il generale Pelissier, che aveva diretto l'azione, non volle, continuandola, compromettere il buon successo già ottenuto.
      Le perdite furono considerevoli dalla parte dei russi, che ebbero 8270 uomini tra uccisi e feriti, fra i quali 3 generali morti e 8 feriti.
      Quelle degli alleati furono assai minori; in tutto 1747 uomini fuori di combattimento, di cui 1540 francesi, 200 piemontesi e 7 turchi.
      Anche in questa battaglia fece difetto il genio dei capi. Vinsero quel giorno gli eserciti alleati, perchè i loro soldati, battuti qua e là nelle prime ore, non si diedero vinti, e mostrarono una vigoria maggiore di quella dei russi.
      Un'infermeria in Sebastopoli.


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Le guerre le insurrezioni e la pace nel secolo decimo nono
Volume secondo
di Ernesto Teodoro Moneta
Tipografia Popolare Milano
1904 pagine 328

   





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