Pagina (285/328)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Fermo in quest'idea aveva raccolto il grosso delle sue forze tra Stradella e Pavia, per opporsi da questo lato all'avanzarsi degli alleati.
      Invece il 26 maggio nel campo degli alleati fu deciso di portare tutto l'esercito, con una gran marcia di fianco, intorno a Novara per tentare di lą di sorpresa il passaggio del Ticino e arrivare a Milano prima degli austriaci.
      Questo movimento di fianco, che davanti ad un nemico vigilante e forte, avrebbe potuto condurre ad una catastrofe, fu compiuto in quattro giorni, senza che gli austriaci, che pur avevano molta cavalleria per sorvegliare le mosse degli alleati, se ne fossero accorti.
      All'uopo, la divisione francese d'Autemarre venne lasciata a Valenza e la divisione sarda Cucchiari a Casale, per tenere a bada gli austriaci con frequenti dimostrazioni.
      In relazione a tale movimento a sinistra, l'esercito sardo ebbe ordine di stabilirsi sulla linea Palestro-Vinzaglio-Confienza, sulla sinistra della Sesia, occupata da una divisione austriaca. Dopo buona resistenza su un terreno rotto da canali e risaie, gli austriaci dovettero abbandonare Palestro e tutta quella linea e ritirarsi a Robbio, distante cinque chilometri.
      Era il 30 maggio.
      Il 31 il comandante del 7° corpo austriaco, generale Zobel, disponendo di circa 20,000 uomini, volle riprendere le perdute posizioni. Lasciata una brigata in riserva a Robbio, si avanzņ con due brigate contro Palestro, mentre un'altra brigata, a destra, doveva riprendere Confienza, per dar mano poi alle due di sinistra.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le guerre le insurrezioni e la pace nel secolo decimo nono
Volume secondo
di Ernesto Teodoro Moneta
Tipografia Popolare Milano
1904 pagine 328

   





Stradella Pavia Novara Ticino Milano Autemarre Valenza Cucchiari Casale Palestro-Vinzaglio-Confienza Sesia Palestro Robbio Zobel Robbio Palestro Confienza