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      Onde provare queste differenze e dimostrare che l'adattamento di tanti stami e pistilli era essenziale per la fertilità del Lythrum, il celebre scienziato dovette eseguire duecento sedici esperimenti: ora, coloro che conoscono la difficoltà di esperimentare sull'ibridismo d'una pianta a fiori larghi, semplicissima di forma e di struttura, comprenderanno quanta attenzione e quanta delicatezza furono necessarie per allontanare ogni sorta di errori. Ma intanto il Darwin scoprì la ragione di molti fenomeni oscuri della biologia vegetale e provò come la natura sapesse armonizzare tutte le più complesse modificazioni degli esseri organici per il loro adattamento continuo alle condizioni di esistenza, e com'essa vi pervenisse col mezzo degli insetti. Certo nulla è più naturale di questa funzione di pronubi esercitata dagli animali a favore delle piante; ma ciò che a prima vista sembra assai semplice è sempre al contrario il risultato delle scoperte di uomini di genio. Così è agevole comprendere adesso perché le piante a fiori brillanti, con forti olezzi o con secrezioni zuccherine siano fecondate per mezzo degli insetti, e perché invece le piante a fiori oscuri, o con polline poco coerente, lo siano invece per opera dei venti; ma intanto da un fatto così tenue all'apparenza, Carlo Darwin trasse la conclusione che prima dell'esistenza degli insetti nutrientisi di miele, la vegetazione del globo non poteva portare nessun fiore splendido per colore ed odore, ma doveva invece consistere in piante analoghe agli attuali pini, quercie e simili.


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Carlo Darwin
di Enrico Morselli
pagine 83

   





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