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      Sono pure ammirabili e nuove le indagini sull'utilità degli insetti nell'agevolare la fecondazione crociata, specialmente nei fiori a lunghi stami e a lunghi stili; donde la conclusione che in molte piante la riproduzione sarebbe impossibile senza l'intervento degli insetti. Trovava poi con pazienti statistiche che la fertilità delle piante ottenute mercè la fecondazione illegittima era minore che in quelle nate per incrociamento, ravvicinandosi in tal modo alla scarsa fertilità degli ibridi provenienti da due specie differenti. Il valore di queste scoperte, per rapporto alla teoria dell'evoluzione, non è contestato da alcuno, e si può asserire che esse davano l'ultimo crollo ai concetti prevalenti nelle vecchie classificazioni sistematiche per riguardo alle differenze morfologiche e fisiologiche fra le specie e le varietà.
      L'ultima opera di biologia botanica del Darwin è quella pubblicata da lui in collaborazione col figlio Francesco sul movimento delle piante (The Power of Movement in Plants, London, 1880). Essa può riguardarsi come una continuazione dell'altra sulle piante rampicanti. Vi è fatto un esame sperimentale ingegnosissimo del modo onde lo stelo, le foglie e le radici delle piante si muovono durante la crescenza, e vi si ricercano le cause di questi movimenti. I due Darwin scopersero che ciascuna parte d'una pianta, mentre si sviluppa, è in continua circum-mozione, cioè descrive una figura circolare ed ovale in causa del gonfiarsi delle cellule prima da una parte, poi dall'altra.


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Carlo Darwin
di Enrico Morselli
pagine 83

   





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