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      Orbene essi si mostrano nel tutt'insieme relativamente più sviluppati nella donna; questo vuol dire che in questa gli organi incaricati delle funzioni biologicamente primitive e degli istinti fondamentali mantengono in parte il loro prisco significato biologico. Ciò può chiarirci il perchè la donna sia più istintiva e più intuitiva (i maligni dicono più irrazionale!) dell'uomo.
      Ed in realtà facendo dei rapporti proporzionali di peso tra emisferi cervelletto e tronco si vede che se la donna ha un po' meno sviluppati proporzionalmente gli emisferi che sono l'organo dell'intelligenza ha in compenso più grossi i centri dell'equilibrio psicomotorio della coordinazione energetica degli automatismi fondamentali che la lunghissima Evoluzione animale ha stabilizzato nei nuclei nervosi bulbari e là dove hanno sede anche i nuclei superiori del parasimpatico che ha (tra altri uffici) quello di regolare il cuore. E dico «cuore» in senso anatomo-fisiologico; ma si sa che in questo viscere si rispecchia la vita affettiva emotiva sentimentale! Se ne facciano un'arma le nostre care compagne ed emule (in gerarchia sociale); la donna possiede centri più evoluti per le funzioni di affettività in proporzione con quelle di intellettualità: non è forse un bel compenso alla lieve deficienza dei centri ritenuti superiori perchè sarebbero la supposta sede dei poteri intellettuali?
      E si noti che questa «superiorità fisiopsicologica» della donna le è proprio connaturata; le bimbe nascono diggià con un cervello (emisferi) men proporzionalmente grande nella massa totale encefalica ma mostrano fin da allora e sempre relativamente più evoluti i centri della vita instintivo-affettiva.


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Sessualità umana
di Enrico Morselli
Editore F.lli Bocca Torino
1931 pagine 209

   





Evoluzione