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      Fino a poco tempo fa si attribuiva la mancanza di prole alla sola donna ma questo fatto non dipende soltanto da essa nč dall'etą nč da malattia bensģ spesso da una vera periodica sospensione nella attivitą genesica o fecondativa anche dell'uomo. Stando a questa teoria dello Swoboda si avrebbe il climaterio medio della donna verso i 6 × 7 = 42 e al massimo verso i 7 × 7 = 49; nell'uomo esso si protrarrebbe in media a 7 × 7= 49 e a 7 × 8 = 56.
      L'opera dello Swoboda č piena di particolari genealogici interessantissimi non sempre č vero convincenti nč dimostrativi come egli ritiene ma nel complesso pur sempre impressionanti. In molte famiglie principesche di cui č facile costrurre l'albero genealogico si veggono dei frequenti se non costanti cicli settennali sia rispetto all'etą dei progenitori sia nelle distanze fra le nascite. Notevoli sopratutto sono le ricorrenze settennali nella vita riproduttiva della donna dove gli anni «critici» sarebbero i 14 21 28 ... 42 (49); ma il fenomeno si ripete pressochč eguale nell'uomo salvo uno spostamento del ciclo settennale verso i 21 28 35 ... 49 56 (63) ... Teniamo presenti queste tre ultime cifre: esse rappresentano una fase decisa di declinazione di involuzione.
      In sostanza tutto si riduce a stabilire quando cominci nella parabola individuale dell'uomo questa fase involutiva primo inesorabile accenno della vecchiezza. Uno studio assai ben fatto sul climaterio maschile fu compiuto dal prof. F. Galdi nel 1911 diretto specialmente alla patologia alla morbilitą particolare che i singoli organi ed apparati presentano durante questo periodo critico: e qualche anno dopo lo stesso prof.


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Sessualitą umana
di Enrico Morselli
Editore F.lli Bocca Torino
1931 pagine 209

   





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