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      Date queste lacune della «mezza coltura» certamente sarebbe preferibile che le masse versassero ancora nella pristina ignoranza che intanto le rendeva più fiduciose verso la Medicina e più docili e riconoscenti verso il medico laddove oggidì prevale nei più uno spirito di ipercritica e di sfiducia verso la prima di intolleranza e di sconoscenza verso il secondo. Ma in fatto di infezioni di contagi di malattie ereditarie stimiamo utilissima questa tendenza dei «laici» a voler sapere perchè allora si tratta di mali che abbastanza spesso la profilassi individuale serve a scongiurare; e se essa non venisse effettuata dagli individui singoli il corpo sociale non saprebbe come difendersene se non con mezzi coercitivi.
      Questa non è che una frazione del problema più vasto che riguarda la opportunità della cosidetta «educazione sessuale» giacchè la maggiore ignoranza dei non medici intorno a cose di igiene e di medicina ha riguardato per lungo tempo appunto quelle malattie infettive che traggono la loro ragion d'essere dalla funzione sessuale. Nell'epoca presente le nozioni su questa funzione e sugli organi che la compiono sono molto più diffuse quantunque arrivino al pubblico travisate da errori da pregiudizii e da lacune; ma è merito di studiosi insigni dell'igiene sociale di avere sollevato il quesito di una conoscenza più copiosa e regolare a tale riguardo tra le giovani generazioni.
      Nel termine di «educazione sessuale» si confondono due cose abbastanza distinte: 1° la diffusione di buone e indispensabili conoscenze intorno agli organi ed alle funzioni di riproduzione ossia propriamente parlando la istruzione sessuale; 2° la regolazione volontaria delle tendenze sessuali a scopo igienico e morale ossia la vera educazione sessuale.


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Sessualità umana
di Enrico Morselli
Editore F.lli Bocca Torino
1931 pagine 209

   





Medicina