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      Dante effettuò una specie di giudizio universale massime sui proprii contemporanei lasciandosi guidare piuttosto dalle sue opinioni politiche e dai suoi sentimenti di simpatia o di antipatia di vendetta o di gratitudine oppure dalla analogia nelle loro finalità di vita. Perciò non sempre la situazione dei suoi dannati dei suoi penitenti e dei suoi beati corrisponde alla verità ed alla imparzialità storica ancora meno si trova giustificata da motivi plausibili per noi suoi posteri ovvero sanzionata dai criterii posteriori di valutazione politica morale religiosa.
      Ciò spiega perchè tante volte i personaggi che Dante incontra nei cerchi e nelle bolgie Infernali nei gironi del Purgatorio o nelle sfere del Paradiso sebbene in linea teorica dovessero costituire come il tipo di ciascuna categoria dei sopravviventi nell'Al di Là non siano sempre di prim'ordine nè di tale importanza da rappresentare il relativo vizio o la relativa virtù secondo i nostri apprezzamenti comparativi del Male e del Bene. Altrettanto singolare per non dire arbitraria ci sembra in moltissimi luoghi del Poema la scelta dei personaggi rappresentativi: in talune cerchie o sfere il tipo del peccatore del penitente o del premiato ci è offerto con un realismo storico perfino eccessivo come quando il Poeta rievoca persone del suo tempo pressochè sconosciute o appena ricordate nelle minute cronache dei Comuni Italiani mentre altrove il tipo è dato dai maggiori Eroi del mito o dai più eccelsi personaggi della Storia universale.


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Sessualità umana
di Enrico Morselli
Editore F.lli Bocca Torino
1931 pagine 209

   





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