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      E non possiamo meravigliarcene. Che cosa è un istinto se non una tendenza ereditaria trasmessa cioè attraverso alle generazioni la quale sorge nel sub-cosciente di ciascun individuo sotto l'eccitazione di determinati stimoli sotto il risveglio di determinate impressioni sensitive? Queste impressioni possono provenire dal di fuori dall'ambiente dalle circostanze esterne: ed ecco perchè la vista di una bella persona di un viso armonico di un portamento gentile e distinto ovvero anche la semplice imagine di tutto ciò (per notizie ricevute su di una persona ignota della quale si sentono elogiare i rari pregi fisici e morali) fanno nascere il sentimento rapido di simpatia che è il nucleo della «fiamma». Codesta è l'origine che diremo esteriore o puramente psichica dell'«amicizia»; ma a volte questo stimolo che fa parte della sfera intellettuale sia esso una sensazione sia esso un'imagine ed eccita in via indiretta la sfera emotiva non ridesta altro che il ricordo di una vaga ed oscura emozione sessuale precedente così da farla aderire al nuovo obbietto. E in questo ha ragione il Freudismo.
      Ma quelle impressioni eccitatrici possono anche venire dall'interno; consistere cioè in stimolazioni embrionali elementari (direbbe Ribot) delle attività superiori per opera degli organi di cui si apre alla pubertà la capacità funzionale e si inizia ad un tempo l'ufficio cotanto attivo nella psiche individuale. In allora è l'irrompere delle impressioni genesiche che imprime per così dire una nuova direzione al sentimento che lo polarizza e lo fa volgere quasi alla cieca verso l'oggetto che sembra appagarlo.


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Sessualità umana
di Enrico Morselli
Editore F.lli Bocca Torino
1931 pagine 209

   





Freudismo Ribot