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      Avremo presto molto altro da imparare, noi della vecchia e decadente Europa, dal di là dell’Atlantico.
      In Europa si ha tuttora un concetto della "libertà" che con termine napoleonico tornato di moda noi diremmo "ideologico"; il libero esercizio delle facoltà e capacità individuali deve invece finire dove cominciano gli interessi collettivi. È vero che di leggi e usanze restrittive del matrimonio si ha qualche notizia anche sul Vecchio Continente, ad esempio in Svezia, dove furono promulgate fino dal 1757; - in Bulgaria, dove l’art. 186 dello Statuto dell’Esarcato vuole che siano annotate nel registro dei matrimoni la sifilide, l’epilessia, la pazzia; - in Russia, dove era vietato agli alienati di concluder matrimonio; - in Armenia, dove il Santo Sinodo, nel 1904, espresse il voto che in vista della salute pubblica si regolasse il matrimonio delle persone affette da malattie genitali, e in seguito emise un "ukase" con cui esso veniva vietato ai tisici. In questi ultimi tempi, molti sociologi ed igienisti hanno proclamata anche in Germania, in Francia, in Inghilterra ed infine in Italia la necessità di una Legislazione sul Diritto privato, e sopratutto sul matrimonio, rinnovellata e resa più conforme alle odierne esigenze giuridico-sociali, sanitarie e morali: ma dove l’idea teorica si tradusse senza tanti indugi o cavilli in fatto, è pur sempre nel Nord-America.
      Leggi restrittive pel matrimonio sono già state promulgate in molti degli Stati dell’Unione Nord-Americana, e diggià nel 1914 erano 12 su 48. Essi si disponevano nel modo seguente: il Connecticut, l’Indiana, il Kansas, il Michigan, il Minnesota, la New-Jersey, l’Ohio, l’Utah e il Washington hanno vietato il matrimonio agli epilettici; il Michigan, l’Utah e il Washington, a tutte le persone affette da malattie genitali (sifilide, blenorragia); l’Ohio e il Washington, agli alcoolisti abituali; l’Indiana, ad ogni persona affetta da malattia trasmissibile; il Washington, ai criminali-nati ed ai tubercolosi in istadio avanzato; il Delaware, il Vermont, il Maine e l’Indiana, a tutte le persone che vivono parassitariamente a carico della Pubblica beneficenza.


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L'uccisione pietosa (L'eutanasia)
In rapporto alla Medicina alla Morale ed all'eugenica
di Enrico Morselli
Editore Bocca Torino
1928 pagine 230

   





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