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      Sono state riportate parti dell'Introduzione e di ciascun capitolo, tranne l'ultimo, molto breve, riportato per intero.
      Lo scritto fu spedito agli abbonati del giornale «Il dovere» di Genova, come omaggio per l'anno 1865, insieme a un opuscolo di Osvaldo Gnocchi Viani, Questioni sociali.
     
      Mentre i miei deboli sforzi dirigo all'utile della femminil gioventú e, tracciando alla donna i suoi doveri, e rivendicando i suoi diritti, tento sollevarla all'altezza della missione, alla quale Dio e la natura la sortivano adornandola d'intelligenza e di sentimento, io non posso porre in migliore accordo coll'argomento la mia mente ed il mio cuore che a Te consacrando questa mia fatica.
      A Te, che al venerando e santo carattere materno sí degnamente rendi l'onore, che ne ricevi;
      a Te, che il comun pregiudizio non dividesti che alla donna interdice il libero pensiero; a Te, che vita mi desti, latte ed insegnamento, questa mia dedica č tutt'insieme debito ed omaggio.
      Da tutt'altri implorerei indulgenza e generosa venia alle molte imperfezioni del mio lavoro; ma dal cuor di madre č colpa dubitare, non altrimenti che dalla divina illimitata bontŕ; laonde aspetto nel Tuo aggradimento l'ampia mercede al mio buon volere.
     
      L'affezionatissima tua Figlia
      A. MARIA
     
      Alle Giovani Donne
     
      La revisione del Codice Civile Italiano per opera del parlamento nazionale mi poneva fra le mani un argomento - La donna, per vieto costume esclusa dai consigli delle nazioni, ha sempre subíto la legge senza concorrere a farla, ha sempre colla sua proprietŕ e col suo lavoro contribuito alla pubblica bisogna, e sempre senza compenso.


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La liberazione della donna
di Anna Maria Mozzoni
pagine 272

   





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