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      ...§ 185: Le indagini sulla paternità non sono ammesse - § 186: Le indagini sulla maternità sono ammesse.
      Questi due paragrafi fanno sorgere spontanea piú d'una riflessione...
     
      ... Procediamo ora ad un rapido sguardo sulle condizioni della donna maggiore, vedova o nubile ch'ella sia.
      Libera dai pesi della famiglia, non vincolata ad ogni ora e momento ai più minuti capricci d'un consorte, vivendo o della propria industria, o del proprio censo, non v'ha ragione nessuna che la debba, in faccia alla legge, inferiorizzare nei diritti competenti ad ogni cittadino.
      Eppure non è cosí. La legge assume sulla donna per conto suo una seconda edizione della patria potestà, e ne limita ad ogni tratto l'autonomia ed i diritti, con un'aria di sollecitudine che tutta rivela la sua profonda convinzione dell'incapacità femminile. Ed a ciò non si accontenta, ma con patente ingiustizia si dà premura eziandio di diminuire per lei anche quella porzione di beni, che l'ordine della natura le assegna, e vo' dire delle disposizioni della legge nelle successioni ab intestato.
      Il Codice Albertino dedica un apposito capitolo alla consacrazione di questa flagrante ingiustizia, fondata sul vieto diritto feudale, il quale avea saputo imaginare, come ognun sa, a maggior bene e gloria delle famiglie, l'oppressione di tutti i suoi membri, quale forzatamente coniugato, quale violentemente monacato, tutti, meno uno, snaturatamente spogliati.
      Ora, nel secolo decimonono, il Codice Albertino conserva fresche fresche le sue velleità feudali, e fa ancor dell'amore col passato trapassato.


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La liberazione della donna
di Anna Maria Mozzoni
pagine 272

   





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