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      «La donna», che uscí successivamente a Bologna e a Torino fino alla morte della Beccari nel 1906, ebbe vita piuttosto irregolare per motivi di carattere economico e organizzativo.
      Vi collaborarono, tra le altre, con le prime insegnanti e pedagogiste, Giulia Cavallari e Linda Maddalozzo, giornaliste di orientamento democratico, come Eva Cattermole, Ernesta Napollon e la socialista Emilia Mariani.
     
      Sono molti i libri, le opere, gli opuscoli, le effemeridi, gli stampati d'ogni fatta che si offrono all'avida curiosità dello spirito nei nostri tempi; e ce n'è per tutti i gusti. Sgraziatamente i gusti più leggieri sono i piú diffusi, epperò i piú copiosamente serviti e nutriti dalla folla degli autori, i quali, teneri sopratutto di successo e d'applauso, amano dirigersi al senso ed alla fantasia del lettore preoccupandosi piú di procurargli svariate emozioni a temperare la prosaica realtà della vita, anziché d'istruirlo nelle frequenti difficoltà di questa, d'invitarlo a pensar fortemente, ad agire civilmente, a progredire scientemente verso lo scopo d'ogni umano lavoro, l'immegliamento delle condizioni sociali. E gli spiriti leggieri che incoraggiano e moltiplicano i libri leggieri sono a loro volta mantenuti e confermati da questi nella loro superficialità, e l'intonazione della leggerezza si va facendo generale; le cose serie si chiamano e riescono noiose, i libri che invitano a pensare si caratterizzano per pedanti, quand'anche siano la negazione del pedantismo per trattarvisi delle riforme sociali.


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La liberazione della donna
di Anna Maria Mozzoni
pagine 272

   





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