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      Vostro intento dev'essere di promuovere questa stessa organizzazione in tutti i paesi civili, dove esiste un movimento, od anche solo un elemento operaio.
      Con due dozzine di siffatte sedi centrali attive, voi sapete ogni giorno come procedono i vostri interessi economici, sociali, morali e politici in tutto il mondo, corrispondete fra voi attraverso ai mari; assalite le sedi del potere in ogni paese e, solo che lo vogliate, stabilite in un breve volgere di anni un internazionalismo a programma economico-sociale, che lotta con sicura fortuna contro l'internazionalismo politico-dinastico dei governi presenti.
      Le linee doganali, che oggidí, malgrado le maschere dei monopolii governativi, dei protezionismi industriali e dei trattati commerciali, che vorrebbero farvele credere qualche cosa di utile alle rispettive nazioni e protettrici dei loro singoli interessi, in realtà (istituzioni scritte sulla falsa riga della politica) non sono che circoscrizioni convenute e mantenute per delineare, circoscrivere e garantire le feudalità dinastiche; vengono da voi sorpassate, non dalle idee soltanto, ma dai patti dei nuovi Governi diretti da Assemblee, nelle quali la voce dei lavoratori tuona piú alto di tutte le altre, dacché i lavoratori non hanno interesse a queste barriere artificiali che alterano sofisticamente il valore delle merci, dividono i mercati, aumentano le distanze, e, senza impedire la sopraproduzione, rendono piú difficile il consumo.
      Il vostro affratellamento e la vostra vittoria, abbattendo i confini artificiali, riduce tutto il mondo ad un solo mercato e restituisce ogni produzione al suo terreno naturale.


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La liberazione della donna
di Anna Maria Mozzoni
pagine 272

   





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