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      Bisogna che l'ambiente ideale domestico e sociale sia cosí rinnovato intorno a lei, che i pregiudizii di ieri, e quelli di oggi intorno alla di lei inferiorità, al pari che di tutti i pregiudizii di opportunità pei quali è trattenuta in codesta inferiorità, non siano piú che argomenti e materia di storica erudizione e non rispondano più con nessun addentellato al modo attuale di vedere, di giudicare e di sentire.
      E infatti, vediamo un po' addentro lo stato presente dell'agitazione operaia, e caviamone la logica previsione del come cammineranno le cose, domani, su questo rispetto.
      Una autorevole rivista, «La Critica Sociale», facevasi ultimamente l'organo di quei socialisti di cui vi parlavo or ora; che pensano le cose procedere e maturare da loro stesse per forza naturale e logica colla soluzione del problema economico. Una volta, vi si legge, la donna stava rinchiusa in casa, occupandovisi servilmente. Come poteva surgere in lei la coscienza di essere un valore sociale, una creatrice della ricchezza?
      La macchina, la grande forza rivoluzionaria delle industrie, ha rivoluzionato anche la donna. Ella fu irreggimentata come l'uomo negli opificii, divide oggi con lui lo sfruttamento del capitalismo, ed anche per conseguenza la ribellione e la aspirazione a scuoterne il giogo. Donde l'interesse della donna a conquidere il diritto civile e politico, ad ottenere le otto ore di lavoro, e con queste un maggior agio ad istruirsi e divenire valida alleata del movimento operaio moderno. Fin qui le idee de «La Critica Sociale».


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La liberazione della donna
di Anna Maria Mozzoni
pagine 272

   





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