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      Il coraggio delle proprie convinzioni, l'energia nel farle valere, l'ardore della lotta, leale, logica, aperta, valorosa, perseverante, che essi ammirano negli individui del loro sesso, li indispettisce, li imbizza, li ributta nelle donne. L'uomo vecchio lotta sempre col nuovo.
      Non vogliate quindi, o care Sorelle del Lavoro, addormentarvi sul soporifero predicato che la donna arriverà da sé con la semplice soluzione del quesito economico.
      No, essa non arriverà che studiando, persuadendo, lavorando e lottando.
      Ricordate che l'uomo può, e sa, sopratutto, essere illogico, anche senza volerlo, per movimento passionale, istintuale e inconsapevole dell'animo.
      Dacché, quindi, voi dichiarate di entrare nella grande organizzazione operaia sgombre da pregiudizii, spogliate anche questo, se l'avete, di credere che la questione economica sia tutto, e che le altre, e la vostra sopratutto si risolva con questa - e che l'uomo per amor di logica e zelo di giustizia, alla domane della vittoria verrà a portarvi in casa il prezzo del vostro concorso.
      Voi non avrete mai altri diritti, all'infuori di quelli che avrete saputo conquistarvi - non occuperete mai altro posto all'infuori di quello che avrete saputo prendervi - non godrete mai altra libertà, fuori che quella che saprete difendere ogni giorno ed ogni momento.
      Sulla soglia delle vostre sedi sociali, spogliate la vostra qualità di madri, sorelle, figlie, o mogli dei vostri compagni, e i relativi rapporti imposti dal Codice Civile. Cominciate ad inaugurare, volere, esigere, una assoluta parità di trattamento coi soci.


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La liberazione della donna
di Anna Maria Mozzoni
pagine 272

   





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