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      Questo basta all'assunto mio. Poiché quanto all'opinion del Camerario, ho brevemente accennato di sopra, il perché non si possa o debba aderirle. La sola considerazion de i sogni la distrugge; e il non poter noi negare la fantasia e qualche specie di memoria a una parte almeno de i bruti, ci fa assai intendere, non essere in ciò diversa la condizione dell'uomo, dotato poi di uno spirito immortale, al cui servigio è fabbricato quell'interno magazzino, e conservatorio d'idee. Per quello poi, che riguarda il Locke, chieggo io perdono, se vo sospettando dell'oscurità affettata in quella sua supposizione od opinione. Da che sanno gli eruditi, e l'ho anch'io ricordato nel precedente trattato Delle forze dell'intelletto umano, aver egli creduto, non potersi provare, che Dio non abbia dato a qualche massa di materia disposta, come egli crede a proposito, la possanza di conoscere e pensare: giusto fondamento a noi si porge di dubitare, ch'egli tenesse l'anima nostra per corporea, e in ciò seguitasse Epicuro, ed alcun altro degli antichi, che insegnarono un dogma tale, sì riprovato dalla ragione stessa, e molto più per le sue perverse conseguenze da chiunque professa la santa religione di Cristo. Notoria è in oltre la setta de i materialisti in quei paesi, dove ognun si fa lecito di distruggere e di fabbricare a modo suo in materia di religione, in guisa che non si fa torto al Locke con sospettarlo di quella scuola. E tanto più, perché di altre perverse dottrine fu egli accusato da i suoi stessi nazionali, benché, come avvertì l'Holsworth uno di essi inglesi, egli non mai chiaramente proponesse le sue opinioni, per avere uno scampo, qualora gli occorresse di difendere sé stesso dalla taccia dell'empietà. Così Roberto Green, ed altri suoi compatrioti, han rivelato varj suoi eccessi, ed impugnati ancora molti principj ed argomenti da lui adoperati.


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Della forza della fantasia umana
di Ludovico Antonio Muratori
Editore Pasquali Venezia
1745 pagine 212

   





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