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      Né ragione, né principio ci è, per cui si abbia a prestar fede a sì fatte inezie. E pure che non fa la pazza ed interessata curiosità di mortali? Un male vecchio di tutti i secoli è il desiderio di penetrar nell'avvenire, cioè di leggere in un libro, che onninamente è riserbato al solo Iddio, e a que' pochi, a' quali egli per istraordinario privilegio si è degnato, e si degna di farne veder qualche riga. Però da alcuni si cerca l'arte di scoprire le cose contingenti future; ma quanto più si cerca, tanto meno si truova. Il peggio è, che non son mai mancati negli antichi, né mancano ne' moderni tempi degl'impostori, che promettono mari e monti alla gente credula e stolta, ansante di sapere quel che ha da essere o di sé o d'altri. La strologia giudiciaria, che tanta voga ebbe ne' vecchi secoli, e tuttavia si mantien vigorosa in alcune contrade dell'Oriente, non si è mai potuto schiantarla affatto in Occidente, dove anche oggidì truova qualche pazzo adoratore; non bastando le ragioni addotte da tanti uomini saggi, e le migliaia di volte, che si sono ingannati gli strologi, a farli mai ravvedere del dolce loro delirio.
      Ma lasciando altre simili imposture e fallacie di chi professa di saper indovinar le sorti degli uomini, e di svelare i fatti contingenti dell'avvenire, si vuol qui ricordare, che anche i sogni servirono anticamente a gl'impostori per deludere le person corrive, con far loro credere, che que' guazzabugli di fantasmi fossero tante luminose cifre di quel che doveva accadere a i mortali.


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Della forza della fantasia umana
di Ludovico Antonio Muratori
Editore Pasquali Venezia
1745 pagine 212

   





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