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      Ordinariamente non si osserva questo accidente se non negli ultimi uomini, e questi giovani, andandone esente l'età matura, perché in quelli abbonda maggiormente il sangue di spiriti animali, al gagliardo movimento, de i quali ci è ben permesso di attribuire il principio di così stravagante azione dell'anima e della fantasia. Ma come ciò si faccia, non arriveremo forse giammai a bene intenderlo. Ecco ciò, che ne posso dir io. Certo è, che i nottamboli son presi dal sonno, e dormono; cioè son turati i cammini, per li quali passano col mezzo de i sensi al cerebro le idee de i corpi esterni; ligamento nondimeno tenue per gli spiriti animali dell'udito e della lingua, perché non impedisce il sentire talvolta chi canta o parla, e l'articolar molte parole, e il rispondere in sonno a chi interroga, con essersi per tal via scoperti alcuni arcani da chi non avea voglia di rivelarli. In secondo luogo non solamente l'anima, o sia la mente, assiste come nei sogni alla commozion della fantasia dei sonnamboli; ma vigilante di gran lunga si scuopre in essi, che negli ordinariamente sognanti, di modo che si può appellar l'affezion di costoro un sogno vigilante. Tuttavia certo è, che essa allora non esercita le funzioni del giudizio, perché i nottamboli nullamente apprendono o concepiscono i pericoli, ai quali si espongono. Se poi sia l'anima, o pur la fantasia agitata dagli spiriti animali, che metta in moto il loro corpo, e lo tragga alle azioni sopra descritte, pare, che non sia in nostra mano il conoscerlo.


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Della forza della fantasia umana
di Ludovico Antonio Muratori
Editore Pasquali Venezia
1745 pagine 212