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      Sarebbe guarito, se un papa avesse avuta in carità di crearlo davvero cardinale.
      Ma, Dio buono! come mai la mente di un uomo, che tanto sapeva ed avea lume per le astruse verità delle scienze, non era poi da tanto, che potesse emendare un fallo sì patente della sua fantasia? E pure questo vigor le mancava. Ora tanto per lui, come per altri suoi simili, di fantasia non in tutte le sue parti lesa, ma da un solo strano e ridicolo fantasma oppressa, si potrebbe forse dire, che avvenisse ciò, che sovente accade a coloro ancora, che son di mente sana. Nelle scuole e ne i tribunali dei giudici, e in altre occasioni, si truovano talvolta persone, che dopo aver fissata una massima, o addottata per sua una sentenza, non ci è argano, non ci è ragione in contrario, che le possa smuovere. Gente caparbia e cocciuta, che troppo crede a se stessa, ed è priva di quella flessibilità di giudizio, di cui tutti abbisogniamo per pesare senza parzialità e con esatte bilance le ragioni delle cose, a fin di distinguere il vero, o il giusto dal falso o dall'ingiusto, e l'apparenza dalla sostanza. La differenza, che passa fra questa gente sì pertinace nei suoi sentimenti, e chi sta scritto nel ruolo dei pazzi, certo non è picciola. Impercioché i primi si fan forti in materie disputabili, nelle quali bene spesso non si scorge con evidenza qual partito si abbia a prendere, potendo nondimeno darsi, chi si ostini nel suo parere contro l'evidenza medesima: laddove l'ostinazion del pazzo consiste in sostener per vero ciò, che fino la più zotica gente chiaramente può conoscere, che è falso.


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Della forza della fantasia umana
di Ludovico Antonio Muratori
Editore Pasquali Venezia
1745 pagine 212

   





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