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      Ma perciocché altri non vi ha, che esse, consapevoli di quegli interni ragionamenti, e perciò resta precluso a i saggi estimatori di questi affari l'esaminar precisamente la maniera e il valore de i lor colloquj, e delle immagini, che si presentano loro davanti in quel ritiramento dell'anima: riesce per conseguente troppo difficile l'accettare la qualità di sì fatte astrazioni e rivelazioni, essendo solamente certo, che Dio può in queste sì straordinarie maniere parlare a i suoi buoni servi e rivelar loro cose occulte.
      Ma per conoscere, se veramente v'intervenga la mozion di Dio: due soli sicuri segni veggo io. Cioè qualor la piissima persona estatica si vegga in quel frangente rapita ed alzata da terra in alto; perché non potendo ciò procedere dalle forze della natura, né da influsso del demonio in persone di santa vita, dee perciò venire da Dio. O pure che essa nell'estasi apprenda cose contingenti lontane o avvenire, poscia avverate, delle quali sia riserbata la cognizione al solo grande essere, che è presente a tutti i luoghi e tempi. A me fece inarcar le ciglia ciò, che si legge nella vita del venerabil padre Giuseppe da Cupertino, non dirò de i ratti, ma de i voli, ch'egli facea; e ben verificati quei fatti, non si può negar in essi la visibil mano dell'Altissimo, trattandosi di persone di tanta pietà, colle quali il diabolo non ha che fare. Eccettuati questi due casi, il primo dei quali è anche dubbioso presso di alcuni: le altre estasi e le rivelazioni concernenti le cose passate, e i misterj della religione, restano suggette a dubbj; né può l'intelletto guardingo trovar in esse evidenza o certezza; se naturalmente, ovvero per sopranatural cagione succedano.


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Della forza della fantasia umana
di Ludovico Antonio Muratori
Editore Pasquali Venezia
1745 pagine 212

   





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