Pagina (109/212)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Lo stesso insegnarono san Filastrio, e Cassiano. Esaminato poi questo affare nel tribunale de i filosofi e de i medici, conchiudono essi, abborrire questo preteso commerzio dalle regole prescritte da Dio per la formazione dell'uomo: né occorre, che io ne rapporti qui le ragioni, quando la sapienza stessa ci può disingannare. Se sussistesse, che i demonj, fossero vaghi di questi nefandi congiungimenti, anche solamente per indurre a peccato i mortali, qual uomo, qual donna sarebbe sicura dalle lor lusinghe e violenze? E pure cercate le intere popolazioni: né per uno, né per una si troverà, a cui il demonio faccia di somiglianti insulti. Perciò esaminato ben l'affare, si scorgerà, che l'impostura, e la favola han fatta nascere tale opinione, e la troppa credulità o semplicità l'ha fomentata ed accresciuta. Giovanni da Nicastro scrittore beneventano fa menzione di questa famosa Noce; ma con assicurarci, che né oggi si fa, né mai nei tempi addietro si fece ivi raunanza alcuna di diavoli e streghe: benché egli troppo buonamente poi si persuada, darsi tali diaboliche diete, ed essere colà a cavallo portate le maliarde. Non han saputo alcune sciocche femmine coprire la sregolata loro incontinenza, che col fingere l'accesso di quegli spiriti dipinti per sì libidinosi, e l'han persuaso a chi spezialmente è portato a credere tutto quel, che porta la livrea di maraviglioso e sopranaturale. Anche Albertino Mussato in una sua tragedia spacciò il crudele Eccelino da Romano per generato dal congiungimento del diavolo con sua madre.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Della forza della fantasia umana
di Ludovico Antonio Muratori
Editore Pasquali Venezia
1745 pagine 212

   





Filastrio Cassiano Dio Nicastro Noce Albertino Mussato Eccelino Romano