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      Nol credeva già egli; ma ci dovettero ben essere delle buone persone, che ciò giudicarono vero o almen possibile.
      Qui nondimeno verrà dicendo taluno: puossi egli negare, che streghe esistano in alcuni paesi, e nominatamente in alcuno della Germania ed Ungheria, le quali confessano apertamente il loro trasporto alle assemblee de' demonj, e la detestabil conversazione con que' lussuriosi spiriti? Ciò non si vuol negare: ma per questo? Ora egli è da sapere, che ne i tempi addietro queste appellate streghe in Germania, se trapelava il loro misfatto, e cadeano in man della giustizia, venivano condotte alla morte, e si bruciavano i corpi di esse. Tre ne stavano nelle carceri di Vienna, e si trattava di dar loro il gastigo prescritto dalle leggi. Vi fu chi avvertì l'imperator Giuseppe della falsa confessione, cioè dell'inganno di quelle miserabili. Il perché egli ordinò, che per alquante notti le guardie a vista le osservassero sempre. Confessarono esse una mattina, che nella precedente notte erano tutte corporalmente intervenute alla diabolica raunanza, cloaca di nefande oscenità. Attestarono all'incontro le guardie di averle osservate in terra e dormienti per tutta la notte, e che di niuna si era mosso il corpo di là. Di più non occorse per ordinare, che queste illuse non più si punissero coll'ultimo supplizio. Che nondimeno esse non abbiano da andare esenti da qualche gastigo, si reputa ben giusto, se non per altro, perché il palesare la lor vita bestiale basta per invogliar altre lor pari ad imitarle.


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Della forza della fantasia umana
di Ludovico Antonio Muratori
Editore Pasquali Venezia
1745 pagine 212

   





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