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      La conclusione dunque si è, che la sola forte fantasia cagione è de i lor creduti notturni viaggi per aria, e de' brutali sfoghi della loro lussuria. Hanno esse inteso da perversi uomini; o da iniquissime femmine le feste, che si fanno al diabolico finto Sabath; ed avendo piena l'immaginazione di quelle false adunanze, sognando par loro di essere trasportate colà, e di trattenervisi in allegria con gl'immaginati spiriti amanti. In una parola, va a finire tutta la loro avventura in uno sporchissimo sogno, figlio della lor laida fantasia. Donne melanconiche, dotate di vigorosa immaginativa, e di feroci spiriti animali, o pur vecchie consumate in tutte le sozzure della libidine, che si ajutano ancora con generosi liquori: che maraviglia è, se dormendo cadono in que' nefandi delirj?
      E qui si vuol avvertire, darsi delle malattie epidemiche di fantasia, dalle quali non si sanno guardar molte persone, e quelle spezialmente di temperamento melanconico, perché non può dirsi, a quante stravaganze sia suggetto l'uomo, qualora in lui domini questa affezione e insieme la timidità. Se in un paese niun conosce streghe, e niuno ne parla, potete dire, che elle ne son bandite. Ma se voce ne corre, se una sola si sospetta rea di tanta malignità, e il debole sesso ascolta le relazioni di quel tanto, di cui si spacciano capaci le streghe: eccoti questa opinione dilatarsi e invasarne la fantasia di chi non sa distinguere il vero dal falso, e produrre poscia de i perniciosi effetti. Venga allora un fanciullino ad essere preso dal male Rachitis, chiamato dalle nostre donne dello scimotto, o pure che resti o storpio o guasto da altri malori: non potrete impedire nelle lor madri il fantasma, che quel male, ordinariamente portato dal utero, o cagionato dal latte di qualità cattiva, non sia attribuito a qualche malìa. Si passa a sospettarne colpevole quella tal donna; ed ancorché loro si dica insegnarsi da teologi, filosofi, e medici, che la fantasia nostra non può alterare il corpo altrui; né elle sappiano addurre menoma pruova, che la malignità abbia con polveri, unguenti, o amuleti malefici recato lor danno: tuttavia non si può tor loro di capo, che qualche stregheria sia concorsa ad eccitar un male, che naturalmente è potuto avvenire.


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Della forza della fantasia umana
di Ludovico Antonio Muratori
Editore Pasquali Venezia
1745 pagine 212

   





Sabath Rachitis