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      Ma in fine pesatene ben attentamente le forze, esaminate i lor discorsi, troverete, che sono ingegni superficiali. Noi sogliamo appellarli begl'ingegni, a differenza de' buoni e sodi ingegni. Vi daranno essi certamente piacere, ma non v'istruiranno; parleran di tutto, ma senza saper giudicar rettamente delle cose. Noi troviamo libri tempestati di versi di autori latini o volgari, carichi di passi di scrittori antichi di ogni genere, senza né pur dare talvolta alla povera gente la traduzion de i greci. La gran lettura, la fortunata memoria assiste loro per formar somiglianti giardini di erudizione, che certamente danno forte nell'occhio, e può essere, che contengano cose rare, e formino anche un tutto degno di grande stima. E pure quanti di questi libri ci sono, dove poco apparisce di buon raziocinio, di saggia critica, di giudiciose considerazioni! Mancando questo, manca il meglio de' libri. La fantasia feconda di tali scrittori vi avrà messa sotto l'occhio una gran varietà di cose, e belle dipinture troverete certo ne' loro racconti. Ma se non v'interviene il giudizio, se non si fa sentire in tante erudizioni il filosofo, che sa, per quanto si può, discernere l'apparenza dalla sostanza, il vero dal falso, il certo dall'incerto, il giusto dall'ingiusto, il bello dal brutto: conchiudete, che ivi manca il pregio principale de' libri.
      È composta la terza schiera di persone, nelle quali col vigor della mente, o sia dell'intelletto sta accoppiata poca memoria, e meschina fantasia.


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Della forza della fantasia umana
di Ludovico Antonio Muratori
Editore Pasquali Venezia
1745 pagine 212