Pagina (164/212)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma rimetto i lettori a quanto ne è
      per dire, e magistralmente dirà l'abbate Antonio Conti, che col pennello poetico sa anche comparire valente pittore.
     
     
      CAPITOLO XVIDella fantasia dei filosofi.
     
      Non vi credeste, che i soli poeti ed oratori per dilettare, o per istruire, o per persuadere, facessero buon uso delle merci della fantasia. Anche i filosofi talvolta, per non dir bene spesso, ricorrono a quel medesimo fondaco, per fabbricar opinioni nel vasto regno della loro scienza. Certo è, che le opinioni sono parte dell'intelletto nostro, o di altrui, perché asserzioni formate dalla nostra meditazione, o pure a noi comunicate da altri coi libri, e colla viva voce. Allorché la mente non può raggiungere la verità e certezza delle cose fisiche, o metafisiche, o morali (il che ben sovente accade) ella mette il suo studio in raccogliere quello, che ha maggiore apparenza di verità, chiamato da noi verisimile e probabile. Sì fatte affermazioni, fondate sopra delle premesse non tutte certe, ma che sembrano accostarsi ora più ora meno alla verità, portano il nome di opinioni, mercatanzia, di cui il mondo è pieno, ed ognun di noi ha ben guernita la propria fantasia. Alcune di queste unicamente servono ad instruirci il meglio, che si può dell'esistenza, essenza, principj, cagioni, ed effetti delle innumerabili creature componenti l'universo. Altre hanno per mira il dirigere le nostre azioni per la buona condotta della vita, per la sanità del corpo, o pel saggio ed ordinato governo dell'umana società. Dobbiam dunque distinguere nella filosofia due differenti sorte di cognizioni, cioè altro essere il sapere, altro l'immaginare.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Della forza della fantasia umana
di Ludovico Antonio Muratori
Editore Pasquali Venezia
1745 pagine 212

   





Antonio Conti