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      Che ciò fisicamente avvenga, non è da dubitarne, benché non assai si conosca in ciò la maniera, con cui operi la natura. Quanto più un amante mira il volto, e ode le parole della persona amata, tanto più questa idea acquista vigore per commuovere gli appetiti suoi. Sia perché maggiormente si conficchi ed affondi una tale idea nel cerebro, o perché i replicati guardi e colloquj vadano movendo sempre nuovi assalti all'anima, o pure per altra a noi occulta ragione: la verità è, che se ne pruova questo effetto. Il medesimo avviene al conquistatore, e che divora co i desiderj il paese vicino; all'amante dell'osteria: al ladro, al vendicativo, e ad altri. Non succede già la medesima fortuna all'idee intellettuali della giustizia, della temperanza, della mansuetudine, e dell'altre virtù. Quando anche non manchino queste al libro della fantasia di molti, almeno son ivi scritte con caratteri deboli, perché non vi si fa mente sì spesso, come alle sensibili; laonde non essendo rinforzate di tanto in tanto, non portano quella vivacità, che occorrerebbe, per resistere all'empito degli oggetti utili o dilettevoli, moventi l'anima alle operazioni viziose. Chi sappia, oltre a queste, altre cagioni fisiche, dalle quali proceda, che sì sovente prevagliono i fantasmi delle cose sensibili alle idee del bene onesto, non dirò né perduti né vizj, e negli scapestrati ed abituati ne' peccati, ma in chi ancora abborrisce le azioni mal fatte e peccaminose, e sa valersi della sua ragione in altri affari: le potrà aggiugnere a queste.


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Della forza della fantasia umana
di Ludovico Antonio Muratori
Editore Pasquali Venezia
1745 pagine 212