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      - 'Gli era col currieri del Re.
      E lì principiorno a leticare per la bueria del più piccino, e chi tieneva da lui e chi gli era contrario; sicché finirno con bastonarsi infra di loro, ché le legnate le cascavan giù come la gragnola, e nun ismessano che quand'erano stracchi.
      Doppo del tempo, un giorno 'gli apparisce in nella città un signore travestito e va dal calzolaio:
      - I' compererei un par di stivali.
      Dice il calzolaio:
      - I' nun son più calzolaio. Tiengo [16] bottega di vari generi assieme con la mi' moglie. Passi pure, s'accomidi. Vole rinfrescarsi?
      Dice quel signore:
      - 'Gli è questa la su' moglie? Felice lei! che bella sposa!
      - Oh! - gli arrispose il calzolaio, - nun fo per dire, ma no' siemo contenti come pasque. 'Gli è una donna di garbo, sa ella, la mi' moglie. No' ci si vol bene.
      Ma la Caterina in nel veder quel signore la s'era insospettita, perché lei e' l'avea ricognosciuto per il ladro del buratto e su' legittimo marito:
      - 'Gli è lui, 'gli è lui! È vienuto qui per farmi qualche acciacco e ricattarsi.
      Dice il calzolaio:
      - Tu mi pari ammattita, Caterina! Ma ti par egli, che questo signore, tanto a modo, possa mai essere un brutto ladro assassino? Te ha' preso inganno di sicuro. Gnamo, sta' savia e nun aver paura di nulla.
      Infrattanto quel signore, che propio 'gli era il ladro del buratto, o con un discorso o con un altro, tutti i santi giorni era lì in bottega a fare il cascamorto; e ci aveva i su' fini; perché delle donne, si sa, ce n'è poche che scartino, e la Caterina era grossa nel mese, vicina a partorire, e l'assassino si profferse di fargli da compare.


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Sessanta novelle popolari montalesi
di Gherardo Nerucci
Editore Le Monnier Firenze
1880 pagine 665

   





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